home / Archivio / Fascicolo / Sez. II – Osservatorio sulle normative straniere - Impresa e società nella Russia ..
indietro stampa articolo indice fascicolo leggi articolo leggi fascicolo
Sez. II – Osservatorio sulle normative straniere - Impresa e società nella Russia post-sovietica (di Nicola de Luca)
Nicola de Luca
Articoli Correlati: impresa - societŕ - russia post-sovietica - normative straniere
Sommario:
1. Dall'economia pianificata al diritto commerciale: necessitŕ di una ricognizione - 2. La formazione del diritto commerciale: dalla Russia zarista alle codificazioni dell'etŕ della NEP - 2.1. Lo «svod zakonov graždanskikh» - 2.2. Il «graždanskij kodeks RSFSR» 1922 - 3. La pianificazione economica e l'impresa nel diritto sovietico - 3.1. La soppressione – de facto e de iure – degli istituti commercialistici. Le Basi di legislazione civile dell'URSS del 1961 e il graždanskij kodeks RSFSR 1964 - 3.2. La proprietŕ socialista (socialističeskaja sobstvennost'), il piano economico (gosplan-narjad) ed i caratteri dell'impresa di tipo sovietico (khozrasčëtnoe predprijatie) - 3.2.1. Proprietŕ privata (o «personale») e socialista - 3.2.2. La pianificazione socialista dell'economia (gosplan) e il piano per le singole imprese (narjad) - 3.2.3. L’impresa di tipo sovietico e la centralitŕ del concetto di khozrasčët - 4. L'etŕ della perestrojka - 4.1. La ricomparsa di imprese, societŕ e titoli di credito nelle ultime leggi dell'Unione Sovietica - 4.2. La successione della Federazione russa all'Unione Sovietica e la codificazione del 1994 - 5. Il codice civile russo e l'attivitŕ d'impresa (predprinimatel’skaja dejatel'nost') - 5.1. L'impresa individuale (individual'nyj predprinimatel') - 6. L'impresa esercitata dalle persone giuridiche. Disposizioni generali - 7. Le societŕ di persone (tovariščestva) - 7.1. Il prostoe tovariščestvo - 7.2. Il polnoe tovariščestvo - 7.3. Il tovariščestvo na vere - 8. Le societŕ di capitali (obščestva): i principi codicistici e la legislazione speciale di dettaglio - 8.1. La societŕ a responsabilitŕ limitata (obščestvo s ograničennoj otvetsvennost’ju) - 8.2. La societŕ a responsabilitŕ sussidiaria (obščestvo s dopolnitel'noj otvetsvennost'ju) - 8.3. La societŕ per azioni (akcionernoe obščestvo) - 8.3.1. Otkrytye e zakrytye akcionernye obščestva - 8.3.2. Costituzione, capitale e azioni. Le azioni come titoli di credito - 8.3.3. Organizzazione corporativa - 9. Imprese agricole e pubbliche: alcuni retaggi dal diritto sovietico - 9.1. Dall'obščina, ai kolkhozy, alle cooperative (agricole) di produzione (arteli) e alle imprese agricole familiari (krest’janskie – fermerskie – khozjajstva) - 9.2. Dalle kozrasčëtnye predprijatja alle aziende unitarie di Stato e municipali (gosudarstvennye i municipalnye unitarnye predprijatja) - 10. La crisi dell’impresa. Cenni - NOTE
1. Dall'economia pianificata al diritto commerciale: necessitŕ di una ricognizione
L’Unione Sovietica – ed i paesi socialisti di essa satelliti – hanno espresso per settant’anni un modello economico e giuridico, connotato dalla pianificazione, antitetico per definizione a quello occidentale, di stampo liberale e borghese, alla cui base è, soprattutto, la collettivizzazione della proprietà sui mezzi di produzione e l’accentramento in capo allo Stato e alle cooperative dell’esercizio dell’impresa. Questo modello si è reso compiutamente conoscibile in Italia, anche negli aspetti giuridici, alla fine degli anni ’60, dalle pagine di una poderosa monografia sull’impresa nel diritto sovietico [1]. Dopo quest’opera, verso la fine degli anni ’80 e nei primi anni ’90, si è avuta informazione del processo normativo con cui si stava attuando la disgregazione del modello economico sovietico, e quindi dell’impresa di tipo sovietico, grazie ad alcuni articoli [2] e ad una approfondita opera trattatistica [3], dalla quale tuttavia ci separano più di dieci anni. Al declino del diritto dell’economia pianificata, in vero, si è accompagnata la palingenesi del diritto commerciale russo, la cui conoscenza, tuttavia, è di fatto riservata solo a chi ha familiarità con la lingua russa [4] o, in misura ridotta, con quella [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
2. La formazione del diritto commerciale: dalla Russia zarista alle codificazioni dell'etŕ della NEP
Il diritto russo, zarista e sovietico, ha presentato un comune connotato di frammentarietà. Uno studio monografico relativamente recente ha posto in chiara luce l’influenza delle fonti non scritte nel diritto sovietico [6] ed in ogni caso la frammentazione delle fonti formali del diritto. Non dissimile era d’altronde anche l’esperienza zarista, là dove gli atti normativi venivano introdotti nell’ordinamento con una pluralità di strumenti, in buona parte ancora oggi conservati, e – soprattutto – senza necessità di pubblicazione. Solo con l’art. 15, 3° comma, della recente costituzione russa (1993) è stato, infatti, elevato a norma di rango costituzionale (peraltro rafforzato) l’obbligo di pubblicazione ufficiale delle leggi, pena l’inapplicabilità delle stesse. In effetti, fu proprio la dispersione degli atti normativi dovuta alla mancanza dell’uso di pubblicare le leggi in organi di raccolta ufficiale a suggerire allo zar [7] Alessandro I, che tuttavia non ne vide i frutti, l’avvio della monumentale opera di ricognizione degli atti normativi vigenti dell’impero russo [8]. Dell’opera fu incaricato – sia dallo zar Alessandro I, sia, dopo la sua morte, da Nicola I – un [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
2.1. Lo «svod zakonov graždanskikh»
Lo svod zakonov graždanskikh è stato più volte emendato e riscritto: la versione ultima è quella del 1911. La stessa avrebbe dovuto essere sostituita da un vero e proprio codice civile russo, denominato «гражданское уложение (graždanskoe uloženie)», cioè sistema o codice civile, la cui preparazione fu avviata nel 1882 e conclusa nel 1905. Questo progetto, tuttavia, che avrebbe accorpato la materia civile e commerciale, non fu mai approvato ed, anzi, lo scoppio della prima guerra mondiale ne determinò l’abbandono. La ragione per la quale il graždanskoe uloženie fosse destinato a contenere in un unico testo di legge la materia civile e quella commerciale si deve al fatto che non si era affermata nella Russia zarista la tradizione dottrinale del diritto commerciale quale corpo autonomo dal diritto civile [10]: motivo per cui i redattori avevano fatto riferimento allo schweizerisches Obligationenrecht del 1881 [11]. Ciò, sebbene nello svod zakonov si ritrovi anche un’apposita parte – esattamente il tomo XI, «устав торговый (ustav torgovyj)» – dedicata alle regole [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
2.2. Il «graždanskij kodeks RSFSR» 1922
Insieme alla fondazione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (СССР-Союз Советских Соцялистических Республик), nel 1922, viene approvato il codice civile della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa – «гражданский кодекс РСФСР (graždanskij kodeks RSFSR)» –. Questo codice appartiene alle leggi espressione della NEP – «Новая Экономическая Политика (NovajaEkonomičeskaja Politika)» – la nuova politica economica dell’era che pose fine al comunismo di guerra. Il codice del ’22 sicuramente si avvale dei risultati della preparazione del graždanskoe uloženie. La NEP, rispetto ai principi portati avanti durante il comunismo di guerra e dai men’ševichi, è considerata una «ritirata strategica». Secondo i bol’ševichi, infatti, il socialismo avrebbe potuto [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
3. La pianificazione economica e l'impresa nel diritto sovietico
La conclusione dell’era della NEP segnò il ritorno all’ideologia comunista ed, anzi, alla sua attuazione concreta nelle scelte di politica economica e di politica del diritto. L’anno della svolta nella politica economica è considerato il 1928. Mentre infatti le imprese bancarie e assicurative erano state statalizzate già nel 1918, al pari dell’industria pesante e del commercio estero, la confisca delle piccole e medie imprese, occasionale in un primo tempo, venne generalizzata solo a partire dal 1928, quando si decise di statalizzare tutte le imprese con più di 10 lavoratori [25]. La statalizzazione della piccola e media industria procedette di pari passo con la collettivizzazione dell’agricoltura che, già nel 1932, condusse alla totale scomparsa dell’agricoltura privata. È in questi anni che si afferma la pianificazione totale dell’economia e che emerge nella sua compiutezza il concetto di impresa di Stato finanziariamente autonoma, su basi di «хозрасчёт (khozrasčёt)», abbreviazione di «хозяйственный расчёт (khozjajstvennyj rasčёt)», cioè calcolo economico [26]. In politica del diritto, si contrapponevano le [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
3.1. La soppressione – de facto e de iure – degli istituti commercialistici. Le Basi di legislazione civile dell'URSS del 1961 e il graždanskij kodeks RSFSR 1964
In questo contesto di recupero degli istituti della tradizione occidentale, viceversa, quelli del diritto commerciale rimasero lettera morta nel graždanskij kodeks RSFSR 1922. Nel 1927, peraltro, l’URSS attrasse a sé la disciplina delle società per azioni, provocando la soppressione – con due provvedimenti del 1928 e del 1931 della RSFSR – degli artt. 323-366 graždanskij kodeks RSFSR 1922. Si trattava comunque di una società per azioni solo nella forma, giacché il decreto dell’URSS del 17 agosto 1927 la considerava espressamente khozrasčёtnoe predprijatie e la ipotizzava come strumento per l’esercizio dell’impresa pubblica o al più mista. In concreto, le società per azioni – delle quali, nel 1926, private erano solo 36 su 187 – scomparvero progressivamente, residuandone solo qualche sporadico esemplare rappresentativo di enti statali operanti all’estero [28]. La forma si ricongiunse alla sostanza quando il codice civile del 1922 venne sostituito dal graždanskij kodeks RSFSR del 1964 [29]. Questo codice conserva sostanzialmente la struttura del codice del ’22, contenendone le quattro parti, nella sequenza del BGB, esclusa la famiglia. Si arricchisce peraltro di molte altre materie, risultando diviso in otto parti: la [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
3.2. La proprietŕ socialista (socialističeskaja sobstvennost'), il piano economico (gosplan-narjad) ed i caratteri dell'impresa di tipo sovietico (khozrasčëtnoe predprijatie)
L’economia interamente pianificata non si servì degli istituti del diritto commerciale, ma sviluppò anzi tutta una teoria del diritto dell’economia, nella quale hanno un ruolo centrale la proprietà socialista (socialističeskaja sobstvennost’), il piano economico (gosplan-narjad) e l’impresa di tipo sovietico (khozrasčёtnoe predprijatie). L’idea di fondo, com’è stato efficacemente scritto, era quella dell’accentramento dell’economia socialista in capo allo Stato, per uno sfruttamento ottimale di tutte le risorse e di tutte le capacità materiali e organizzative verso il massimo incremento del benessere collettivo e l’edificazione della società socialista [33]. A questo scopo, lo Stato si serve delle imprese, che non sono proprietarie dei mezzi di produzione, ma che ne fanno uso in base al diritto – tipicamente sovietico, ma conservato nell’odierna codificazione – di gestione economica «хозяйственное ведение (khozjajstvennoe vedenie)» od operativa «оперативное [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
3.2.1. Proprietŕ privata (o «personale») e socialista
Presupposto per la generalizzazione dell’economia pianificata è il regime della proprietà. La proprietà nel diritto russo, anche attuale [35], si connota per il soggetto che ne esercita il diritto [36]. Secondo l’art. 52 graždanskij kodeks RSFSR 1922, la proprietà può essere infatti statale, cooperativa o privata. La proprietà si caratterizza anche per via dell’oggetto (ob’’ekty o predmety častnoj sobstvennosti), giacché non possono cadere in proprietà privata, tra l’altro, la terra (zemlja), le risorse naturali (nedra), i corsi d’acqua e le foreste, le ferrovie, i treni, gli aerei. Nel codice del 1964, peraltro, non si parla più di proprietà privata «частная собственность (častnaja sobstvennost’)» (così invece l’art. 52 graždanskij kodeks RSFSR 1922), ma di proprietà personale «личная собственность (ličnaja sobstvennost’)» (art. 93 graždanskij kodeks RSFSR 1964), a sottointendere cioè l’idoneità dell’oggetto della proprietà a [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
3.2.2. La pianificazione socialista dell'economia (gosplan) e il piano per le singole imprese (narjad)
Come anticipato, la pianificazione economica socialista (socialističeskoe planirovanie) si poggia sul regime della proprietà statale dei mezzi di produzione industriale. I princìpi si trovano declamati nel preambolo al codice civile del 1964. Anzitutto, «le basi del sistema economico dell’URSS si fondano sulla proprietà socialista dei mezzi di produzione in forma di proprietà statale [cioè, popolare – “общенародная (obščenarodnaja)”] e kolkhoziano-coopertiva». Lo Stato sovietico assume conformemente «la direzione dell’economia sulla base dei piani statali di sviluppo economico e sociale, tenendo conto dei principi della settorialità e della territorialità, contemperando la conduzione centralizzata con l’indipendenza e l’iniziativa economica delle imprese, delle loro associazioni e delle altre organizzazioni». La pianificazione dell’economia operava dunque dall’alto al basso [41]: dallo Stato accentrato verso il territorio ed i settori. Più esattamente il piano di Stato «госплан (gosplan)» abbreviazione di [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
3.2.3. L’impresa di tipo sovietico e la centralitŕ del concetto di khozrasčët
Tanto il preambolo agli OGZ 1961, quanto quello al graždanskij kodeks RSFSR 1964, affermano che nella via che conduce alla edificazione piena del comunismo, «si fa uso dei rapporti economico-patrimoniali in consonanza con il nuovo contenuto che assumono nell’economia socialista pianificata, ove si adottano strumenti aventi un significato eccezionale per lo sviluppo dell’economia, quali il calcolo economico, il denaro, il prezzo, i costi di produzione, gli utili, il commercio, il credito, le finanze». In particolare, l’impresa di tipo sovietico è sorretta dal principio del calcolo economico (khozrasčёt). Di esso è stata data una nozione, che fornisce tutte le informazioni utili in questa sede. Il khozrasčёt consiste «nel conferimento all’impresa di un complesso di beni (capitali fissi e capitali circolanti) all’atto della sua costituzione, beni necessari per l’attuazione dei suoi compiti statutari; nell’autonomia operativa (cioè nella possibilità di decisione autonoma di una serie di questioni relative alla propria attività) e patrimoniale (cioè nella separazione del patrimonio assegnato all’unità economica, che essa possiede e di cui essa usa e dispone in modo autonomo), entro i limiti del piano; nella commisurazione dei profitti e delle perdite e [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
4. L'etŕ della perestrojka
Com’è noto, l’ascesa al potere sovietico di Mikhail Sergeevič Gorbačёv ha segnato una svolta epocale nella storia russa e mondiale, conclusasi con lo smantellamento dell’Unione Sovietica. Dal punto di vista economico, la ricostruzione (perestrojka) si pose in un primo momento in continuità con la concezione socialista sovietica, per poi abbandonarla. Così, un primo gruppo di leggi (del 1986, sull’attività lavorativa individuale; del 1987, sulle imprese di Stato; del 1988, sulla cooperazione in URSS) si limitò a svincolare i khozrasčёtnye predprijatija dalla stretta soggezione al piano e alle politiche degli ob’’edinenija di appartenenza: lo stesso concetto di khozrasčёt si pose piuttosto come requisito – diremmo, di necessaria economicità – per permettere alle imprese di intrattenere rapporti commerciali, aventi ad oggetto lo scambio di merci «товары (tovary)» contro denaro «деньги (den’gi)» [49]. Parallelamente, si reintrodusse la libertà d’iniziativa individuale ed in forma cooperativa nei settori dei servizi e dell’artigianato [50], sostanzialmente [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
4.1. La ricomparsa di imprese, societŕ e titoli di credito nelle ultime leggi dell'Unione Sovietica
L’abbandono della pianificazione si avrà con una seconda ondata normativa tra la fine del 1989 e il 1990, quando, per arginare il collasso dell’economia e lo sfaldamento dell’Unione, peraltro irreversibile, saranno ripristinati gli istituti chiave del diritto commerciale. Oltre alle Basi (Osnovy) di legislazione sull’affitto e sulla terra e al Decreto (Ukaz) sugli investimenti stranieri, importanza cardinale rivestono le Leggi (Zakony) sulla proprietà e sulle imprese, i Regolamenti (Postanovlenija) sulle società per azioni e sulle società a responsabilità limitata e sui titoli di credito, il Decreto (Ukaz) sulle piccole imprese [51]. Da segnalare sono anche le Basi (Osnovy) di legislazione civilistica del 31 marzo 1991, che sarebbero entrare in vigore il 1° gennaio 1992, se non si fosse dissolta l’Unione Sovietica: le stesse hanno comunque largamente influenzato il codice civile russo del 1994. Anzitutto, la legge sulla proprietà cancella di fatto il concetto di ličnaja sobstvennost’, introducendo il concetto di sobstvennost’ sovetskikh graždan, permettendo quindi un impiego a fini imprenditoriali del patrimonio delle persone. Sparisce correlativamente la riserva della proprietà socialista dei mezzi di produzione industriale. La Legge sulle imprese, dal canto suo, [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
4.2. La successione della Federazione russa all'Unione Sovietica e la codificazione del 1994
La Federazione Russa ha preteso di succedere nel diritto internazionale all’Unione Sovietica [52]. Coerentemente ha riconosciuto la continuità con le leggi sovietiche. In particolare, con atto del Soviet supremo russo del 14 luglio 1992 ha richiamato le Basi di legislazione civile dell’URSS, conformando ad esse il codice civile della Federazione russa (in appresso graždanskij kodeks RF). La preparazione del codice civile è avvenuta nel centro di ricerca moscovita diretto da S.S. Alekseev, ed è stata coordinata da A.L. Makovskij. Il graždanskij kodeks RF è stato emanato in quattro parti (časti) [53], entrate in vigore in tempi diversi [54]. La prima parte (pervaja čast’) comprende tre sezioni (razdela): la prima detta le disposizioni generali (codificazione in materia civilistica; soggetti di diritto; oggetti dei diritti civili; affari e rappresentanza; termini e prescrizione); la seconda regola il diritto di proprietà e gli altri diritti reali; la terza i diritti di natura obbligatoria (disposizioni generali sulle obbligazioni e sul contratto). La seconda parte (vtoraja čast’) comprende esclusivamente la sezione quarta, dedicata ai contratti tipici. La terza parte (tretaja čast’) comprende la sezione quinta (pjatyj razdel), dedicata alle [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
5. Il codice civile russo e l'attivitŕ d'impresa (predprinimatel’skaja dejatel'nost')
Va anzitutto premesso che nella lingua russa contemporanea l’espressione diritto commerciale (торговое право-torgovoe pravo) è usata per lo più come sinonima di diritto del commercio. Il diritto commerciale, invece – come è conosciuto da noi o in Germania – è parte integrante del diritto privato (гражданское право-graždanskoe pravo) e viene insegnato nell’università nei relativi corsi [63]: ragione per cui in Russia non vengono più scritti manuali di diritto commerciale [64]. Alcuni corsi specialistici affrontano funditus il diritto dell’impresa (предпринимательское право-predprinimatel’skoe pravo) che ha quindi una limitata autonomia nelle università e nella manualistica [65]. Esistono opere di diritto societario, soprattutto nella letteratura trattatistica e monografica [66]. Alla base del diritto dell’impresa russo, è la libertà d’iniziativa economica riconosciuta dalla Costituzione del 1993 negli artt. 8 e 34. [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
5.1. L'impresa individuale (individual'nyj predprinimatel')
L’attività d’impresa individuale [71] è contemplata dall’art. 23 graždanskij kodeks RF, per il quale il «cittadino persona fisica» – capace di agire (v. art. 21 graždanskij kodeks RF) – «ha diritto di esercitare un’attività imprenditoriale anche non in forma di persona giuridica, a seguito della registrazione in qualità di imprenditore individuale». La medesima regola vale per la persona a capo di una impresa agricola familiare (glava krest’janskogo khozjajstva), che esercita l’attività senza avvalersi di una persona giuridica. In entrambi i casi, chi esercita l’impresa senza registrazione non può invocare la mancanza della qualità di imprenditore in relazione agli affari conclusi in esecuzione di tale attività e il Tribunale, accertata la qualità di imprenditore, può assoggettare tali affari alle regole del codice in materia di obbligazioni collegate con l’esercizio dell’attività d’impresa (art. 23, ultimo comma, graždanskij kodeks RF). Di particolare interesse è la costruzione della disciplina dell’impresa individuale. Ai sensi dell’art. 23, 3° comma, graždanskij kodeks RF, all’impresa individuale «si applicano [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
6. L'impresa esercitata dalle persone giuridiche. Disposizioni generali
Nella prospettiva della codificazione russa, la persona giuridica è, anzitutto, quella capace di possedere in nome proprio un patrimonio distinto e separato da quello degli učastniki [75]. Esattamente, la nozione di personalità giuridica è offerta all’art. 48 graždanskij kodeks RF – tra le disposizioni generali, comuni a tutti i lica – quale la capacità di una determinata organizzazione «di possedere in proprietà, in gestione economica o in gestione operativa un patrimonio separato e di rispondere per le obbligazioni con tale patrimonio, nonché la capacità di acquistare e disporre in nome proprio di diritti materiali e immateriali di natura privata, di assumere obbligazioni, di agire ed essere chiamati in giudizio». La formulazione della norma è generalmente riconosciuta come l’espressione normativa del superamento della concezione della proprietà statale dei mezzi di produzione e dell’impresa di tipo sovietico (predprijatie) quale soggetto di diritti, anziché come oggetto (cioè, nelle nostre categorie, azienda) [76]. La personalità giuridica è riservata a figure tipicamente e tassativamente individuate dall’ordinamento, e si consegue [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
7. Le societŕ di persone (tovariščestva)
Come accennato, sono considerate persone giuridiche le società commerciali personali, costituite nella forma del polnoe tovariščestvo o del tovariščestvo na vere. Il prostoe tovariščestvo è invece considerato, anche nella sistematica del codice, un contratto tipico sull’esercizio di un’attività comune (dogovor o sovmestnoj dejatel’nosti) – si noti, la stessa espressione usata nel graždanskij kodeks RSFSR 1964, reputata dai giuristi sovietici “altro” rispetto al contratto di società –, con il quale «due o più persone si obbligano a mettere in comune risorse proprie e ad agire uniti, senza la costituzione di una persona giuridica, allo scopo di trarne profitti o per il conseguimento di un altro scopo non vietato dalla legge» (art. 1041, 1° comma, graždanskij kodeks RF: cfr. anche art. 276 graždanskij kodeks RSFSR 1922 e art. 434 graždanskij kodeks RSFSR 1964). Al proposito, va notato che l’esercizio di attività commerciali non è vietato ai prostye tovariščestva: in questo caso, tuttavia possono esserne soci soltanto imprenditori individuali (individualnye predprinimatelja) e organizzazioni lucrative (kommerčeskie organizacii) (art. 1041, 2° comma, graždanskij kodeks RF). Analoga [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
7.1. Il prostoe tovariščestvo
Tra le disposizioni sul prostoe tovariščestvo è interessante anzitutto presentare quella che detta la nozione di conferimento. I soci possono apportare in principio tanto denaro, quanto altre entità patrimoniali, ovvero anche le proprie conoscenze, esperienze o capacità professionali o di altra natura, e persino la reputazione e i rapporti personali (art. 1042 graždanskij kodeks RF; cfr., art. 277 graždanskij kodeks RSFSR 1922): diversamente, nei khozjajstvennye tovariščestva e obščestva (art. 66, 6° comma, graždanskij kodeks RF) possono essere apportate solo entità patrimoniali suscettibili di valutazione monetaria (denežnaja ocenka). Coerentemente con la mancanza di personalità giuridica – e quindi di soggettività –, nel prostoe tovariščestvo il patrimonio apportato per l’esercizio comune dell’attività si imputa in comproprietà tra tutti i soci, se non diversamente disposto nel contratto, e i diritti diversi dalla proprietà si esercitano nel loro interesse comune: in questo senso, la rubrica dell’art. 1043 graždanskij kodeks RF è significativamente intitolata al patrimonio comune dei soci (obščee imuščestvo tovariščej) (e cfr. in senso [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
7.2. Il polnoe tovariščestvo
Il polnoe tovariščestvo è la forma principale di società commerciale a base personalistica ed è regolato agli artt. 69-81 graždanskij kodeks RF [78]. Le disposizioni generali sono contenute nell’art. 69 graždanskij kodeks RF, ai sensi del quale «si denomina polnoe tovariščestvo, la società i cui soci (polnye tovarišči), in forza di un accordo tra loro concluso, conducono un’attività commerciale in nome della società e assumono responsabilità per le obbligazioni di questa con tutto il proprio patrimonio». Più esattamente, i soci di un polnoe tovariščestvo assumono responsabilità solidale sussidiaria per le obbligazioni sociali (art. 75, 1° comma, graždanskij kodeks RF), che non possono in alcun modo limitare o escludere, neppure internamente (art. 75, 3° comma, graždanskij kodeks RF). Per queste ragioni, ciascuna persona può partecipare ad un solo polnoe tovariščestvo. Consueta, invece, nel panorama comparatistico, la norma che vuole indicato nella ragione sociale (naimenovanie), oltre alla dicitura polnoe tovariščestvo, il nome di tutti o di almeno un socio (con l’indicazione «e altri»). L’art. [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
7.3. Il tovariščestvo na vere
Il tovariščestvo na vere è regolato agli artt. 82-86 graždanskij kodeks RF. È in accomandita (o meglio, in fiducia: na vere) la società nella quale accanto ad almeno un socio che esercita in nome della società l’attività d’impresa e che risponde per le obbligazioni sociali con il proprio patrimonio (polnyj tovarišč) sono presenti uno o più soci che assumono il rischio soltanto in relazione al conferimento apportato (kommanditisty o vkladčiki). Nella concezione russa, gli accomandanti, a differenza degli accomandatari, non sono imprenditori. Al tovariščestvo na vere e agli accomandatari si applicano rispettivamente le norme in tema di polnye tovariščestva e di polnye tovarišči, per quanto non sia diversamente disposto (art. 82, 2° e 5° comma, graždanskij kodeks RF). Il legislatore russo chiarisce che l’accomandante che permette l’inserimento nella ragione sociale del proprio nome diventa accomandatario (stanovitcja polnim tovariščem) (art. 82, 4° comma, cpv. 2, graždanskij kodeks RF), con i connessi diritti e responsabilità. Ne discendeva la sola responsabilità, invece, secondo un primečanie del 20 [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
8. Le societŕ di capitali (obščestva): i principi codicistici e la legislazione speciale di dettaglio
Come anticipato, le società di capitali sono destinatarie oltre che di alcune disposizioni del codice civile, anche di dettagliate leggi speciali. La disciplina delle società per azioni si ricava in specie dagli artt. 96-104 graždanskij kodeks RF e dai 94 articoli del zakon AO; quella delle società a responsabilità limitata, dagli artt. 87-94 graždanskij kodeks RF e dai 59 articoli del zakon OOO. Esiste una variante della società a responsabilità limitata, denominata società a responsabilità sussidiaria, disciplinata all’art. 95 graždanskij kodeks RF e, per rinvio, alle regole proprie della società a responsabilità limitata. Agli artt. 105-106 graždanskij kodeks RF sono disciplinate le società commerciali (di capitali) controllate e dipendenti (dočernie i zavisimye), e la disciplina va integrata dagli artt. 6, rispettivamente, sia del zakon AO che del zakon OOO: l’art. 105 graždanskij kodeks RF, in particolare, pone una regola per la responsabilità della capogruppo per abuso della persona giuridica [81]. La sequenza delle discipline nel codice riflette quella del graždanskij kodeks RSFSR 1922, quindi la disciplina della s.r.l. è anteposta a quella della s.p.a., come nel code de [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
8.1. La societŕ a responsabilitŕ limitata (obščestvo s ograničennoj otvetsvennost’ju)
Obščestvo s ograničennoj otvetsvennost’ju [82] è la società «il cui capitale è diviso in quote di partecipazione (doli učastja) determinate nella misura indicata dai documenti costitutivi, nella quale i soci non rispondono per le obbligazioni sociali ed assumono un rischio di perdita in relazione all’attività della società commisurato alle somme dei rispettivi conferimenti» (artt. 87 graždanskij kodeks RF e 2 zakon OOO). Come anteriormente notato, l’OOO era modello societario già contemplato nel graždanskij kodeks RSFSR 1922, per il quale tuttavia si trattava di una società con responsabilità sussidiaria dei soci, per un multiplo dei conferimenti. Tipo oggi ridenominato società a responsabilità sussidiaria (obščestvo s dopolnitel’noj otvetsvennost’ju). Parallelamente sussisteva nella legislazione russa del 1922 una variante della società per azioni, definita chiusa (zakrytoe akcionernoe obščestvo), che già nello svod zakonov riprendeva il modello inglese e quindi americano delle private companies o closed corporations. La legislazione sovietica del 1991 ha riproposto a fianco del OOO anche quello del ZAO [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
8.2. La societŕ a responsabilitŕ sussidiaria (obščestvo s dopolnitel'noj otvetsvennost'ju)
Obščestvo s dopolnitel’noj otvetsvennost’ju è una variante dell’OOO – ma non in senso tecnico, giacché costituisce tipo a sé stante, la cui adozione o è originaria, ovvero necessita di una trasformazione (reorganizacija) – la cui tradizione risale al graždanskij kodeks RSFSR 1922. Sono individuate due caratteristiche peculiari di questo tipo di società: 1) il fatto che lo statuto determini una responsabilità personale dei soci sussidiaria rispetto a quella della società, che si attiva in caso di insufficienza patrimoniale, pari ad un multiplo, uguale per tutti i soci, del conferimento (si tratta peraltro di una soluzione nota anche alla previgente legislazione italiana in materia di società cooperative); 2) il fatto che nell’ipotesi di insolvenza di taluno dei soci, la responsabilità sussidiaria per le obbligazioni sociali si ripartisce proporzionalmente tra i restanti soci (art. 95, 1° comma, graždanskij kodeks RF).
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
8.3. La societŕ per azioni (akcionernoe obščestvo)
L’akcionernoe obščestvo è definito quale «la società, il cui capitale è suddiviso in un numero determinato di parti uguali, costituenti titoli di credito – azioni, i cui possessori – azionisti, non rispondono per le obbligazioni sociali e sopportano il rischio di perdite esclusivamente nella misura del valore delle azioni che loro appartengono» [88].
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
8.3.1. Otkrytye e zakrytye akcionernye obščestva
La disciplina dell’AO è principalmente improntata a regolare l’esercizio di attività d’impresa che richiedono la raccolta di grandi capitali. Come accennato, tuttavia, la disciplina è modellata, per tradizione risalente allo svod zakonov graždanskikh, anche secondo il modello anglo-americano. A fianco delle società azionarie che raccolgono grandi capitali o che, comunque, presentano un’ampia base azionaria, i c.d. OAO-otkrytye akcionernye obščеstva, la legislazione russa disciplina anche i c.d. ZAO-zakrytye akcionernye obščеstva (paragonabili, alle private companies o closed corporations) [89]. La transizione da OAO a ZAO e viceversa non costituisce trasformazione, ma va assunta con una modificazione statutaria iscritta nel registro delle imprese. Lo status di OAO legittima la sollecitazione diretta del pubblico risparmio attraverso il collocamento di azioni od altri titoli di credito (art. 97 graždanskij kodeks RF e 7 zakon AO). Una parte della disciplina della società per azioni è coerentemente rivolta ad istituire controlli e vincoli di patrimonializzazione e trasparenza applicabili ai soli OAO (ed, in parte, agli ZAO se collocano presso il pubblico [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
8.3.2. Costituzione, capitale e azioni. Le azioni come titoli di credito
A differenza che per gli OOO, la costituzione delle società azionarie presuppone un solo documento costitutivo (ustav), approvato dai fondatori (učrediteli) nell’assemblea costituente (art. 9, 2° comma, zakon AO). È oggi ammessa sia la fondazione per atto unilaterale sia la riunione in unica mano di tutte le azioni, salvo che l’unico socio sia a sua volta una società unipersonale (artt. 98, 6° comma, graždanskij kodeks RF e 10, 2° comma, zakon AO). Il valore del capitale sociale è dato dalla somma dei valori nominali delle azioni appartenenti agli azionisti (artt. 99, 1° comma, graždanskij kodeks RF e 21, 1° comma, zakon AO); non l’inverso. Il valore minimo è, come visto, diversamente fissato per gli OAO e per gli ZAO. Il capitale deve essere liberato per almeno il 50% entro tre mesi a far data dalla registrazione pubblica della società (acquisto della personalità giuridica); la restante parte entro il primo anno (art. 34 zakon AO). Poiché la liberazione delle azioni per il primo cinquanta per cento segue, anziché precedere, l’acquisto della personalità giuridica, la legge 7 agosto 2001, n. 120-FZ ha disposto che, fino a questo momento, nonostante la registrazione pubblica, il compimento di atti da parte della [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
8.3.3. Organizzazione corporativa
La società per azioni russa è articolata su tre organi: l’assemblea generale (obščee sobranie), il consiglio di sorveglianza (nabljudatel’nyi sovet o sovet direktorov) ed un organo esecutivo (ispolnitel’nyj organ), monocratico o collegiale. Inoltre dev’essere costituita una commissione di revisione o nominato un revisore, con analoghe funzioni di quelli relativi a OOO [99]. Anche l’assemblea dell’AO è considerata dalla legge organo sovrano della società e alla stessa sono assegnate competenze determinate, esclusive e, in linea di massima, indelegabili (artt. 103 graždanskij kodeks RF e 48, 1° comma, zakon AO). Alcune competenze indicate dalla legge possono essere tuttavia affidate dallo statuto al consiglio di sorveglianza: così ad esempio per la fissazione delle linee d’indirizzo della gestione ad opera dell’organo esecutivo. A differenza che nell’OOO le competenze dell’organo esecutivo non possono viceversa essere avocate dall’assemblea, né la stessa può decidere materie estranee a quelle alla stessa assegnate dalla legge (art. 48, 2° e 3° comma, zakon AO). Le competenze assembleari sono quelle comuni: in generale, le [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
9. Imprese agricole e pubbliche: alcuni retaggi dal diritto sovietico
Conclusa la ricostruzione delle regole in materia di kommerčeskie organizacii (tovariščestva e obščestva), appare necessario fare almeno un cenno alle forme nelle quali le imprese di tipo sovietico non privatizzate sono state riconvertite nel rinnovato contesto dell’economia di mercato russa. Mi limiterò a descrivere i tratti caratteristici delle aziende unitarie di Stato e municipali, per riservare qualche nota in più alla ristrutturazione del modello economico kolkhozjano.
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
9.1. Dall'obščina, ai kolkhozy, alle cooperative (agricole) di produzione (arteli) e alle imprese agricole familiari (krest’janskie – fermerskie – khozjajstva)
Una parte della storia delle istituzioni dell’economia russa e sovietica, quella relativa all’impresa agricola, è stata trascurata nei paragrafi introduttivi: è tuttavia opportuno colmare la lacuna. L’abolizione molto tarda della servitù della gleba, solo nel 1861, segnò il consolidamento di un istituto giuridico e sociale, l’община (obščina), sul quale ha fatto ampiamente affidamento il potere, prima zarista e poi sovietico. Obščina significa comunità, specialmente sotto il profilo religioso, etnico o rurale [101]. Si tratta di un’istituzione dotata di autogestione reale nella quale tutte le questioni fondamentali di vita del villaggio venivano risolte sulla base di principi democratici ed egualitari dall’assemblea dei contadini a cui prendevano parte tutti gli uomini capo-famiglia del villaggio (derevnja) con pari diritto di voto [102]. L’obščina era incoraggiata dal potere zarista, soprattutto dopo l’abolizione della servitù della gleba, perché assicurava la sua longa manus nella riscossione delle tasse. L’obščina divideva la terra del villaggio – di cui solo minima parte era in proprietà personale – tra le [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
9.2. Dalle kozrasčëtnye predprijatja alle aziende unitarie di Stato e municipali (gosudarstvennye i municipalnye unitarnye predprijatja)
Le aziende unitarie di Stato e municipali – cui è dedicato un zakon o gosudarstvennykh i municipalnykh unitarnykh predprijatjakh, del 14 novembre 2002, n. 161-FZ – hanno conservato i caratteri dell’impresa di tipo sovietico, giacché non sono proprietarie dei mezzi di produzione di cui si avvalgono e sono dunque al contempo oggetto e soggetto di diritti. Lo Stato o i comuni mantengono la proprietà delle aziende unitarie – intese cioè come complesso dei beni organizzati per l’esercizio dell’attività d’impresa – mentre le aziende, dotate di personalità giuridica, acquistano un diritto di gestione economica od operativa sui medesimi beni (art. 113 graždanskij kodeks RF) [105]. Rispettivamente gli artt. 114 e 115 graždanskij kodeks RF disciplinano le aziende fondate sulla base di un diritto di gestione economica o di un diritto di gestione operativa. Diritto di gestione economica [хозяйственное ведение (khozjajstvennoe vedenie)] è il diritto di disposizione sul patrimonio pubblico, del tutto equivalente nei contenuti al diritto di proprietà, disciplinato agli artt. 294 ss. graždanskij kodeks RF. Il diritto [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
10. La crisi dell’impresa. Cenni
Come accennato, il codice civile russo detta separate disposizioni, anche di rinvio, per il fallimento delle persone fisiche e delle persone giuridiche (artt. 25 e 65 graždanskij kodeks RF). Il rinvio è stato da ultimo attuato con il zakon o nesostojatel’nosti (bankotstve) del 2002 (che ha sostituito quelli del 1998 e del 1993) [107]. Il zakon o nesostojatel’nosti prevede che possa essere dichiarato il fallimento della persona fisica insolvente, cittadino non imprenditore, imprenditore individuale o imprenditore agricolo (in persona della glava krest’janskogo khozjajstva); e quello delle persone giuridiche insolventi, fatta eccezione per i kazёnnye predprijatja, le cooperative di consumo, i partiti politici e le associazioni religiose. La procedure per le persone giuridiche e per gli imprenditori sono sostanzialmente coincidenti. La persona fisica si considera insolvente, cioè incapace di fare fronte alle richieste dei creditori di pagamenti pecuniari e (o) di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni, i) se non sono effettuati pagamenti per oltre tre mesi, da quando i debiti sono venuti a scadenza, e ii) se il patrimonio del debitore risulta a ciò insufficiente (art. 3, [continua ..]
» Per l'intero contenuto effettuare il login inizio
NOTE