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Osservatorio sulla giurisprudenza dei Tribunali di Palermo e Catania
A cura di Valeria Bisignano, Giordano Bua, Laura Cacopardi, Salvatore Casarrubea, Ignazio Gucciardo, Maria Vittoria Zammitt
TRIBUNALE DI PALERMO, Sez. V civile, specializzata in materia di Impresa 27 febbraio 2019 - Ajello, Presidente – A. Illuminati, Giudice Estensore
RG n. 13756/15
(Artt. 2479-ter, 1175, 1375 c.c.)
Gli artt. 1175 e 1375 c.c., essendo canoni di buona fede e correttezza nell’esecuzione anche dei contratti associativi, costituiscono parametri di verifica della conformità sostanziale alla legge delle delibere assembleari di società, delineando, correlativamente, la figura dell’abuso o eccesso di potere a danno dei soci di minoranza.
L’opzione, vieppiù condivisibile in considerazione della marcata valorizzazione dei profili contrattualistici della s.r.l. post riforma (D.Lgs. n. 6 del 2003), consente di invalidare delibere che, se ad una valutazione formale e scansionata dei singoli passaggi, appaiono perfettamente legittime, disvelano, ove valutate invece in termini sostanziali ed unitari, la volontà fraudolenta della maggioranza di ledere gli interessi dei soci di minoranza o di perseguire interessi extrasociali.
I presupposti identificativi di tale vizio devono individuarsi nell’assenza di giustificazione della delibera medesima in un interesse della società, ovvero nella ricorrenza di un’intenzionale attività fraudolenta dei soci di maggioranza di ledere gli interessi dei soci [continua ..]